martedì 26 gennaio 2010

Mostrami come scrivi e ti dirò chi sei...


Il titolo di questo primo "post" è volutamente provocatorio, in quanto ad oggi, con mio grande rammarico, la grafologia continua ad essere spesso considerata come una "sorellastra" della psicologia o appartenente ad una scienza occulta.
Mi è capitato più volte di incontrare persone che, dopo aver sentito di cosa mi occupassi, mi chiedessero di predirgli il futuro, accomunando così l'interpretazione della grafia con la lettura dei tarocchi...
Per fortuna, rovescio della medaglia, si fa sempre più spazio la professione del grafologo, figura emergente a servizio del mondo del lavoro e del sociale. Il grafologo studia la grafia, il modo in cui scriviamo. La scrittura, essendo un comportamento involontario ed espressivo, rivela, soprattutto, il profondo, le motivazioni e, entro certi limiti, anche il vissuto di un soggetto e non solo i comportamenti superficiali che tutti, del resto, possono osservare senza essere specialisti o pricologi. Ciò significa che il modo di tracciare, ad esempio, un accento, un puntino di una "i", di fare una "a" o una "m", può rivelare aspetti nascosti della nostra personalità, dire che tipi siamo e come reagiamo nelle esperienze quotidiane.
Lo scrivere è un comportamento e, come ogni attività umana, è frutto di tutta la personalità. La grafologia è semplicemente un METODO OGGETTIVO DI INDAGINE PSICOLOGICA. Può analizzare molteplici aspetti della personalità del soggetto scrivente, le sue attitudini, le sue capacità attentive e mnemoniche, la sua sfera affettiva ed emotiva, i suoi meccanismi di difesa ed il modo in cui interagisce con gli altri.
Il grafologo analizza, per esempio, se la scrittura procede in modo curvilineo o angoloso, la sua pressione sul foglio, il calibro, la larghezza delle lettere, tra le lettere e tra le parole; i collegamenti tra una parola e l'altra.
Lo studio parte dal significato simbolico che ha la grafia stessa. Per esempio, il foglio rappresenta la vita; le parole, le azioni e lo spazio tra una parola e l'altra il momento di riflessione che ci si concede. Autonomamente o in collaborazione con lo psicologo o il pedagogista, il grafologo ha il vantaggio di poter disporre di un metodo di rilevazione non solo affidabile, ma più rapido e completo dei tradizionali strumenti costituiti dai vari tipi di test. Il test, strumento diagnostico e valutativo molto contestato, rivela una piccola porzione del carattere o dell'intelligenza di un individuo, la grafologia apre, invece, ampi spiragli sulle diverse sfaccettature della persona, non escludendo la dimensione psicosomatica e dinamica. Non bisogna, infine, sottovalutare il fatto che la grafologia è uno strumento rapido ed affidabile anche perchè il soggetto non subisce condizionamenti psicologici o emotivi, dato che solitamente è la grafia stesa spontaneamente in precedenza ad essere analizzata.