lunedì 1 febbraio 2010

Girolamo Moretti, padre fondatore della grafologia italiana



Il frate francescano padre Girolamo Moretti è il vero caposcuola della grafologia italiana.
 Nasce a Recanati nel 1879 e muore ad Ancona nel 1963 dopo essersi interessato di Grafologia per oltre cinquant'anni.
Nel 1905 casualmente ebbe modo di conoscere la grafologia, si sentì subito attratto e vi si dedicò alacremente. Riconosce nella scrittura principalmente i tratti somatici individuando in breve il rapporto che intercorre tra il soma e la psicologia dello scrivente. Punto fondamentale della ricerca rimane l'importanza delle caratteristiche personali uniche ed irripetibili per ogni essere umano.
Nel 1914, con lo pseudonimo di Umberto Koch, Moretti pubblica un Manuale di grafologia, che, arricchito nelle varie edizioni, diventa, con il titolo di Trattato di grafologia. Intelligenza e sentimento, l'opera fondamentale, giunta nel 2007 alla prima ristampa della 14a edizione. Da questa prendono spunto e significato le numerose altre pubblicazioni: Vizio. Psicologia e grafologia dei sette vizi capitali, 1937; Trattato scientifico di perizie grafiche su base grafologica, 1942; Grafologia somatica, 1945; Grafologia pedagogica,1947; Grafologia delle attitudini umane, 1948; I Santi dalla scrittura,1952 (tradotta in francese, tedesco, spagnolo, inglese, olandese); Scompensi, anomalie della psiche e grafologia, 1962; La passione predominante,1962. Molte sono passate attraverso varie edizioni. Altre opere sono postume: quattro volumi di Analisi grafologiche 1966, 1970, 1972, 1976; I grandi dalla scrittura, 1966; Grafologia e pedagogia nella scuola dell'obbligo, 1970; Chi lo avrebbe mai pensato. Autobiografia, 1977.

Dotato di spiccata attitudine psicologica, senza specifici studi di psicologia, Moretti riesce, in maniera autonoma, a trasformare le proprie intuizioni in affermazioni scientifiche e in un metodo rigoroso, oggettivo e trasmissibile, basato su "segni" precisi e quantificabili che, nella loro complessa dinamica combinatoria, diventano rivelatori delle caratteristiche comportamentali e profonde della personalità. La visione morettiana dell'uomo è unitaria, psicosomatica, olistica, dinamica, basata sull'individualizzazione e sulle potenzialità del singolo. L'elaborazione teorica del metodo si sviluppa su una "verificazione" continua, derivata dall'esame di migliaia di scritture (analisi grafologiche della personalità, per l'orientamento scolasti­co e professionale, per la compatibilità matrimoniale) e dalle perizie grafiche per l'accertamento dell'autore di scritti contestati come firme, testamenti, lettere anonime, effettuate sia per conto di privati che dei tribunali.